CONCORDATO PREVENTIVO

Concordato preventivo biennale:
lettere dell’ADE per invogliare l’adesione

L’Agenzia delle Entrate, tramite l’invio di lettere ai soggetti ISA e ai contribuenti forfetari, sta provvedendo a pubblicizzare i benefici fiscali, ovvero le potenziali conseguenze, derivanti dall’adesione/non adesione all’istituto del concordato preventivo biennale (CPB) di cui al D.Lgs. n. 13/2024.

Il tachimetro del contribuente

Nello specifico, la lettera inviata dall’Agenzia ai contribuenti, disponibile nel Cassetto fiscale (sezione “Consultazioni”- “Comunicazioni”), oltre a riepilogare gli effetti/benefici dell’adesione al concordato (accesso ai benefici premiali, calcolo delle imposte (IRPEF/IRAP) sul reddito concordato, applicazione della “flat-tax incementale”) riporta, in una sorta di tachimetro, il punteggio ISA ottenuto per il 2022 posizionando il contribuente in 3 fasce:

  • punteggio da 0 a 5,99 (punteggio di minore affidabilità – presenza di significative incoerenze);
  • punteggio da 6 a 7,99 (punteggio intermedio – presenza di possibili anomalie e mancato accesso ai benefici premiali);
  • punteggio da 8 a 10 (punteggio di affidabilità fiscale e accesso ai benefici premiali).

L’intento è invogliare l’adesione

L’Agenzia, inoltre, al fine di invogliare l’adesione, ricorda che verranno messe in campo attività di controlli intensificati, con l’aiuto della G.d.F., nei confronti dei contribuenti che non aderiscono alla proposta di concordato, ovvero che ne decadono.

Infine merita evidenziare che, in sede di conversione del D.L. n. 113/2024 (c.d. “Decreto Omnibus”) è stato proposto un emendamento finalizzato ad introdurre una sanatoria per le annualità pregresse (2018-2023).
Questo emendamento individua un maggior imponibile del reddito al quale applicare un’imposta sostitutiva graduata in base al punteggio ISA.

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